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autore
brano
 
Cicerone
De Natura Deorum III,67
 
originale
 
[67] videsne igitur, quanto munere deorum simus adfecti? Atque eadem Medea patrem patriamque fugiens, 'postquam pater adpropinquat iamque paene, ut conprehendatur, parat, puerum interea optruncat membraque articulatim dividit perque agros passim dispergit corpus: id ea gratia, ut, dum nati dissipatos artus captaret parens, ipsa interea effugeret, illum ut maeror tardaret sequi, sibi salutem ut familiari pareret parricidio'.
 
traduzione
 
67. vedi adunque che bel dono ci hanno fatto gli d?i? La stessa Medea, mentre cerca di sottrarsi all'inseguimento del padre e abbandona la patria: ? Quando il padre sta per raggiungerla ed ? gi? sul punto di afferrarla senza indugio uccide il ragazzo e ne fa a brani le membra e ne disperde qua e l? il corpo nei campi col preciso scopo di guadagnar tempo nella fuga mentre il padre va raccogliendo le sparse membra del figlio si che il dolore rallenti l'inseguimento paterno ed ella si procuri col fratricidio la salvezza ?
 

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